Madonna del Pane 2013: unire la partecipazione alla fede per divenire “capolavori” nelle mani di Dio

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Madonna del Pane

Nostra intervista a don Giuseppe Spedicato, parroco delle Parrocchie Maria Ss. del Pane e S. Antonio Abate in Novoli

La Festa in onore di Maria Ss. del Pane è ormai alle porte: Sabato 20 p.v., con la solenne processione del Simulacro della Vergine, si darà ufficialmente inizio ai tre giorni che vedranno l’avvicendarsi di celebrazioni religiose e civili per tener fede ad una tradizione antica ma pur sempre giovane, nonostante sia ultracentenaria.

don Giuseppe SpedicatoSono trascorsi oltre trecento anni da quando la Vergine apparve alla “Giuanna noscia”, la giovane donna novolese cui insegnò la preghiera dell’Ave Maria e consegnò il pane. Oggi, questa devozione mariana, è ancora radicata nelle giovani generazioni novolesi?

Anche  quest’anno, siamo felici dell’arrivo della nostra festa, della Nostra Compatrona Maria SS del Pane. I novolesi amano i propri Santi. Senza ombra di dubbio possiamo dire che Novoli è l’unico paese che mostra tanta devozione e partecipazione. La dimostrazione è che, nonostante ci siano tre messe durante il novenario preparatorio alla festa, in tutti e tre gli appuntamenti quotidiani si vive la partecipazione della cittadinanza tanto da rendere evidente lo spirito sacramentale. Nella festa di S. Antonio Abate e in quella della Madonna del Pane tanti novolesi si accostano ai sacramenti della Penitenza e dell’Eucaristia. Due anni fa, con la presenza del Cardinale De Giorgi, è stato celebrato il III° Centenario della Madonna del Pane. Vivo apprezzamento è stato fatto da Sua Eminenza per la partecipazione della cittadinanza e per l’attenzione e la devozione verso la Vergine Santissima. 

La festa vera è propria richiede una preparazione spirituale cui la comunità ha sempre atteso con impegno e devozione. Giovedì si è dato inizio a questo cammino spirituale che culminerà nella processione del 20 luglio. Qual è il tema scelto dal Padre Predicatore e come sta rispondendo la comunità all’invito alla preghiera?

La festa richiede indiscutibilmente una preparazione spirituale. Quest’anno, grazie anche al padre predicatore Don Andrea Zonno, abbiamo scelto, nell’anno della fede, il tema “l’esperienza di fede nella vita di Maria”. Come non ricorrere in Maria nel momento in cui Lei è la sintesi meravigliosa di ogni progetto umano. Maria è la donna della fede, dal primo istante del concepimento fino al momento dell’attesa dello Spirito Santo nel cenacolo. La festa è iniziata giovedì scorso, abbiamo un ritmo ben cadenzato, si parte alle 07:30 con la prima messa e poi alle 18:30 e alle 20:00. Ma la cosa più bella, per venire incontro a chi non riesce ad essere presente alle funzioni, e che già collaudato da un paio di anni è il “Rosario Meditato” tutte le sere alle 21:00, che ha avuto un ampio consenso tra i fedeli. Quindi abbiamo quest’ulteriore tempo di preghiera per chi non riesce o non può liberarsi dai numerosi impegni quotidiani.

È noto a tutti che i moderni strumenti tecnologici e di comunicazione si stanno – nostro malgrado – sempre più imponendo prepotentemente nella quotidianità della gente; così che i social network stanno sempre più sostituendosi ai tradizionali luoghi di aggregazione laicale, facendo venir meno l’incontro dei volti che si incrociano e delle mani che si stringono. In un “presente” così frastagliato e “disordinato”, crede che la celebrazione delle feste religiose sia ancora un momento incisivo per la vita e la crescita di una comunità?

I moderni strumenti tecnologici, senza dubbio, si stanno imponendo nella nostra vita quotidiana. A Novoli è partita per il Santo Patrono Antonio Abate, per riuscire a raggiungere tutti i flussi di pellegrini provenienti anche dai luoghi più lontani, la novena on line; un evento eccezionale. Novità di quest’anno, da me fortemente voluta, anche sul sito della Madonna del Pane: si diffonderà la novena on line! Oggigiorno non si può fare a meno di internet, ma questo grande strumento di comunicazione deve essere valorizzato per il giusto contenuto che può dare. Con il sito di Sant’Antonio Abate e della Madonna del Pane dobbiamo cercare di raggiungere tutte quelle persone che lontane per lavoro, malattia o altro non vogliono spezzare il legame con i loro Santi. Fino allo scorso anno e per tre anni abbiamo avuto l’opportunità di poter trasmettere  in diretta su Radio Maria la funzione liturgica. Si sta lavorando con l’Amministrazione Comunale per riuscire a trasmettere, visto che capita sempre di Domenica, la Messa della  festa della Madonna  sulla Rai.

«La Madonna custodisce la nostra salute – ha detto il Papa – Ci aiuta a crescere, ad affrontare la vita, ad essere liberi…». Francesco si conferma dunque un Papa profondamente mariano, che non disdegna affatto di testimoniare il suo attaccamento a forme devozionali che un certa teologia post-conciliare ha guardato a lungo dall’alto in basso considerandole incrostazioni del passato. Quanto stanno contribuendo il Magistero e l’esempio del Santo Padre al rinnovamento della comunità ecclesiale?

Negli ultimi anni abbiamo avuto la fortuna di avere dei Pontefici innamorati di Maria. Come non ricordare Giovanni XXIII, in procinto di canonizzazione, che usava lo slogan “A Gesù per Maria” e indicava il rosario come la preghiera degli umili e dei semplici. Nello stemma di Giovanni Paolo II troneggia la “M”, simbolo di Maria, ma soprattutto il Suo messaggio: “Totus tuus ego sum Maria” tutto tuo io sono Maria. Ha vissuto tutto il Suo pontificato con questo spirito di totale abbandono e fiducia mariana. L’attuale Papa Francesco, oltre a portare una forte ventata di ottimismo, fede e speranza che si rafforza ogni giorno di più, ha portato la devozione del culto della “Madonna che scioglie i nodi”, un antico culto risalente al 1400 dopo Cristo. I nodi che oggi Maria deve sciogliere sono le tante difficoltà dell’uomo nell’avere il punto di riferimento costante verso la fede. Maria esempio sublime, una risposta, un’apertura, una realtà concreta di disponibilità e docilità all’insegnamento di Gesù. Credo che il magistero dell’attuale Pontefice, sotto gli occhi di tutti, esalti l’amore per Maria e per il popolo.

Sia la festa di Sant’Antonio Abate che quella della Madonna del Pane (inframmezzate dai festeggiamenti in devozione di San Luigi Gonzaga) restano due appuntamenti di grande rilevanza spirituale per i cittadini di Novoli e dei paesi viciniori. Lei è parroco a Novoli da ben 13 anni. Come è cambiata questa comunità, e quanto ancora occorre fare, consapevoli che il cristiano non va mai in vacanza dalla fede ?

Si è vero  sono già passati 13 anni, eppure ogni anno sia per la festa di S. Antonio che per quella della Madonna, accade qualcosa di inverosimile: tutta la comunità novolese accorre in massa e partecipa al novenario in maniera fervente. Ci è difficile spiegare quello che accade; i nostri vescovi quasi non credono che il coinvolgimento della comunità è così forte. Novoli ha avuto la fortuna di avere tanti sacerdoti che hanno veicolato la Fede anche attraverso la partecipazione attiva del popolo. E, in questo modo, non perde occasione per far vedere il proprio amore per i propri Santi. Ma dovremmo fare un passo indietro e capire che dobbiamo unire la partecipazione con la fede e ne tireremo fuori le risposte che oggi l’uomo deve dare. Capendo che è un capolavoro nelle mani di Dio, che noi siamo strumenti della grazia di Dio. Allora abbiamo fatto il salto di qualità.

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