“Lecce città che legge”: il capoluogo salentino in vetta tra i comuni italiani per finanziamenti di promozione della lettura

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Lecce – In un particolare periodo storico, in cui la letteratura rischia di essere relegata ai margini di una società che sembra perdere interesse per questa pratica, il “Centro per il libro e la lettura” del Ministero dei Beni e delle attività culturali, ha promosso il progetto “Città che legge”.

In una graduatoria delle città aderenti al progetto, il Comune di Lecce, su 25 progetti finanziati in tutta Italia, si è classificato al primo posto tra le città italiane nella fascia da 50mila a 100.000 abitanti, ottenendo un finanziamento totale di 72mila euro, insieme ai capoluoghi Treviso, Pistoia, Fano, Pesaro, Piacenza, Bari, Bologna e Milano.

Ritenendo la lettura “una delle principali leve di sviluppo umano, individuale e collettivo, oltre che uno strumento di dialogo e confronto in grado di influenzare positivamente la qualità della vita delle comunità”, l’intero programma punta a diffondere la cultura del libro, favorendo l’accesso ai libri da parte dei cittadini, anche attraverso l’uso di strumenti non convenzionali, incentivando pratiche di partecipazione attiva e di condivisione della lettura, cercando di coinvolgere diverse categorie di utenti, con una particolare attenzione verso le fasce deboli di lettori e ai residenti in quartieri periferici e zone svantaggiate; di sviluppare azioni, servizi e presidi culturali all’interno di scuole e altre istituzioni come ospedali, carceri, residenze sanitarie, circoli ricreativi e parrocchie. Le attività previste nel progetto intendono coinvolgere prevalentemente ragazzi dai 9 ai 14 anni e le loro famiglie, persone in condizione di vulnerabilità e fragilità sociale e culturale.

Nello specifico, le linee guida del progetto “Lecce città che legge”, si svilupperanno in due direzioni: da una parte realizzando laboratori di lettura, scrittura, arti visive, incontri con autori e case editrici, in librerie, scuole, diocesi e nei quartieri caratterizzati da disagio sociale e povertà educativa; dall’altra con incontri  con gli autori, laboratori di lettura a voce alta, scrittura e teatro, rivolti a detenuti, anziani, malati di Alzheimer, persone con disabilità presso le strutture preposte.

Siamo stati premiati per l’importanza sociale del nostro progetto – dichiara l’assessore alla Cultura Antonella Agnoliil tema della lettura richiede tempi lunghi, situazioni non effimere, investimenti che toccano tutte le fasce della popolazione soprattutto quelle più deboli, quelle che potrebbero trarre maggior vantaggio sociale e culturale da esperienze di condivisione della lettura. Il primo bando “Lecce Città che legge” – prosegue l’assessore – ha coinvolto associazioni che hanno presentato progetti di grande creatività, spesso toccando luoghi e realtà cittadine in passato trascurate. La rassegna estiva “Approdi” ha offerto molti progetti legati alla lettura, alla scrittura e ad altre espressioni artistiche che hanno avviato un nuovo dialogo tra l’Amministrazione e il territorio, come dimostrano le molte adesioni al Patto per la lettura. Segnali importanti che ci fanno capire che la strada è quella giusta. Ora – conclude Agnoli – dobbiamo rimboccarci le maniche tutti insieme perché il progetto venga realizzato con qualità, impegno e rigore”.

In aggiunta, inoltre, il programma prevede anche dei laboratori per la formazione di lettori volontari, incontri e laboratori sulla letteratura e i libri per ragazzi come veicolo per affrontare il disagio e la malattia. Sarà anche allestita una biblioteca presso il polo pediatrico/oncologico e sarà potenziata quella esistente presso la casa circondariale.

Le attività stabilite coinvolgeranno la Casa circondariale Borgo S. Nicola-adulti, l’Ospedale pediatrico/oncologico, il Centro di Salute Mentale (CSM), il centro diurno S. Anna, i centri ricreativi per anziani, le parrocchie, i parchi pubblici e gli istituti scolastici dei quartieri in cui le aree di disagio sono più forti: i quartieri San Sabino, San Giovanni Battista, San Massimiliano Kolbe, Borgo S. Nicola, Frigole e Borgo Piave, S. Pio, Leuca-Ferrovia, S. Rosa, mentre il centro di coordinamento delle attività sarà la biblioteca dei Teatini, aperta di recente nell’ex Convento dei Teatini su Corso Vittorio Emanuele.