Io vado a Joyschool, una scuola a misura di bambino

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JoyschoolImmersa nella natura tra Corigliano, Cutrofiano e Galatina, è nata Joyschool, una scuola europea, familiare e no profit, dai metodi didattici, tempi e ambienti “a misura di bambino”, dove si favorisce la serenità dell’esperienza scolastica senza trascurare i contenuti, seguendo i ritmi di apprendimento e le inclinazioni di ogni alunno.

Oltre 1000 visite su Facebook nelle prime 24 ore dall’apertura della pagina in cui si annuncia che a settembre partirà la prima elementare della Scuola della Gioia con tanti laboratori pomeridiani, perché a Joyschool la didattica laboratoriale costituisce la routine quotidiana e non l’evento straordinario: dagli esperimenti scientifici ai giochi matematici, dalla lettura alla musica e al teatro, dallo sport alle arti e mestieri, dalla botanica alla cucina. Parte dunque dal “Villaggio Culturale” di Corigliano d’Otranto (che si è guadagnato il titolo di “paese più filosofico d’Italia”) una nuova “filosofia della scuola”, una proposta aperta a tutto il Salento: la scuola della gioia, basata sul cooperative learning e il peer tutoring, cioè priva di competizioni innaturali, confronti inutili e “corse ai voti”.

Joyschool 2A Joyschoool si utilizzeranno le metodologie didattiche delle scuole del centro-nord Europa, facendo acquisire a tutti gli alunni – nessuno escluso – le otto competenze chiave indicate dall’Unione Europea attraverso una didattica interdisciplinare e l’apprendimento dell’inglese, che informerà la maggior parte delle attività vissute dai bambini.

Una scuola a tempo pieno (8.30-16.00), senza cattedra e senza compiti a casa, dove il maestro è il mediatore (alla Feuerstein), l’allenatore-regista che asseconda il bambino nella sua curiosità e cerca di guidare gli alunni a “fare da soli” (come sosteneva Maria Montessori).Innumerevoli le opportunità d’imparare e di esprimersi, ciascuno secondo la propria indole. Importanza fondamentale verrà data al mondo delle emozioni dei bambini (secondo l’intelligenza emotiva di Goleman).

Joyschool è una scuola del “fare” e del “pensare”, secondo il metodo naturale di Freinet, capace di educare i bambini al rispetto e alla condivisione delle regole, all’autonomia, al pensiero critico e alla responsabilità, perché la vita è apprendimento e l’apprendimento avviene solo vivendo.

“L’intento è quello di trasformare la scuola da luogo dell’obbligo d’imparare ad orizzonte della gioia di apprendere – spiega Manuela Pulimeno, filosofa e scrittrice di libri per ragazzi. – Fin dalla nascita, i bambini imparano tutto spontaneamente e gioiosamente. Questa gioia si spegne quando imparare diventa un obbligo. Apprendere, però, è un processo interiore che nessuno può imporre (non si può costringere un cavallo che non ha sete a bere, diceva Freinet). Una conoscenza duratura nasce, infatti, dalla passione e dagli interessi, dalla curiosità, dalle domande e dalla vita reale dei bambini; non certo dalla ripetizione meccanica e dal nozionismo: il bambino non è un secchio da riempire ma un fuoco da mantenere “vivo”. La scuola deve quindi saper suscitare la motivazione, assecondare l’innato piacere per la conoscenza che troppo spesso si rischia di spegnere e soprattutto fornire le chiavi per imparare ad imparare, preparando le nuove generazioni a camminare da soli per le strade del mondo”. 
Una proposta in perfetta sintonia con i tempi se si pensa che in Italia sono già cinquantamila i bambini che frequentano scuole con metodi di insegnamento “alternativi”, dove i programmi ministeriali vengono proposti con approcci diversi. Il fenomeno cresce in Italia del 50% l’anno (in Inghilterra fino all’80%) giacché non siamo più in tempi di analfabetismo di massa e molti genitori non trovano risposte nella scuola di Stato, spesso troppo ingessata dai vincoli sindacali e dalla burocrazia per potersi adeguare ai tempi, nonostante i meravigliosi documenti (Indicazioni Nazionali) prodotti dal Ministero dell’Istruzione. Joyschool risponde alla domanda di questi genitori che vogliono adoperarsi per “costruire delle soluzioni” per amore dei propri figli.

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