Quel momento in cui tutto cambia, tutto si interrompe. La tragica morte di un giovane innocente

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Luca sacchi non ce l’ha fatta

Era una serata come le altre quella in cui Luca, un nostro figlio, andava a bere qualcosa con la sua ragazza.

Chissà quali erano i suoi sogni. Cosa pensava del suo o del loro futuro. Chissà se ha mai avuto timori, dubbi, per cosa abbia lottato e per cosa aveva voglia di lottare. Chissà quali sono state le sue ultime parole, i suoi ultimi pensieri prima di quel momento…

Chissà cosa lo ha fatto sorridere per  l’ultima volta, chissà cosa o chi  è riuscito a mandare al diavolo, finalmente, per  l’ultima volta.

Avrà avuto mai paura? Quel momento in cui tutto cambia in cui tutto si interrompe, quel momento definitivo in cui automaticamente diventi tutti i tuoi pensieri, i tuoi sentimenti, i tuoi principi. Un unico solo momento in cui  giochi il tuo jolly, puoi vincere o puoi perdere…

E tu Luca, hai giocato la tua carta. Lo hai fatto perché tu  non potevi fare altrimenti che così.

Qualcun altro, diverso da te, forse si sarebbe fermato a prendersi cura di lei, già strattonata e tramortita, e avrebbe lasciato andare il maltolto. 

In una partita con la morte, non si può sapere che si ta giocando quella partita lì, è un gioco al buio, un gioco spietato, senza un’altra possibilità. 

È un gioco duro e definitivo, quello in cui si va fino in fondo e basta.

Non si sa perché quei balordi, anche loro ahinoi, figli nostri, in quel momento della loro disperata vita, abbiano dovuto incrociare te e la tua innamorata, ci sarà forse un senso, non possiamo e non vogliamo saperlo. Oggi noi vogliamo solo silenzio per  sentire tutto l’amaro di questo momento, il salato delle lacrime che questo strazio fa sgorgare dai nostri occhi che si chiudono per non vedere questa terribile realtà .

Oggi vogliamo solo silenzio per ascoltare la coscienza che sola può dire a tutti noi in cosa stiamo sbagliando. 

Col tuo sacrifico, con la tua improvvisa e tragica morte, abbiamo perso un’altra opportunità, abbiamo sceso qualche altro gradino verso la disperazione. Abbiamo perso te che avevi solo 24 anni e tanta giovinezza ancora nel cassetto dei sogni. Luca perdonaci.


Roma, in via Bartoli ai Colli Albani la sera del 23 Ottobre alle ore  23.30, due individui a bordo di una Smart, aggrediscono una ragazza, Anastasia,  per portargli via lo zaino. Nell’aggressione la colpiscono violentemente alla testa, il ragazzo che era con lei, Luca,  per difenderla e per impedire lo scippo, viene colpito da due colpi di pistola alla testa da uno degli aggressori. Le sue condizioni disperate, all’arrivo in ospedale al San Giovanni, non lasciano sperare. Tutto questo vicino il locale dove i ragazzi avevano  trascorso la loro serata. Tutto questo per rubare uno zaino ad una ragazza. 

Luca Sacchi muore nella mattinata del 24 Ottobre nel reparto di terapia intensiva. Anastasia è in ospedale sconvolta, con una contusione alla testa, ha raccontato con lucida disperazione tutto l’accaduto. I genitori di  Luca hanno donato i suoi organi. I due aggressori sono riusciti a scappare